Tuesday, April 03, 2007

Cronache di viaggio

Generalmente non mi piace viaggiare, mi piace stare in posti diversi....esistesse il teletrasporto, dopo Bin Laden sarei la persona piu' felice del mondo.
Insomma, viaggiare ha molti lati scomodi, ma succedono anche delle cose carine. Piccoli ricordi di viaggio, presi guardandosi in torno, visto che viaggiando da solo a chiacchierare con me stesso dopo un po' mi annoio.

Innanzitutto, la tipologia dei viaggiatori. Si trova di tutto, dal super manager che sembra uscito da un atelier Valentino, alla persona normale, al "tutante", strani soggetti che mettono la tuta anche per andare al proprio matrimonio, fino al "trekker", che, vi confesso, e' la mia tipologia preferita. Il trekker si presenta in aereo con zaino da polar expedition, pantalone con mille tasche, principalmente per tenere in una borsa tipo razioni di emergenza dei marines il biglietto e il passaporto, maglione pesante, perche' gli hanno detto che sull'aereo c'e' l'aria condizionata, e scarponi da montagna. Piu' di tutto mi stupisce lo scarpone: famoso per essere scomodo, quanti cacchio di passi fa in media uno che viaggia in aereo? Trenta? Dal proprio posto alla toilette e ritorno?

Altro tipo umano, il buon Teofrasto mi si gira nella tomba: l'alcolizzato. In genere e' un uomo di circa 50-60 anni, bello pasciuto, capelli grigi sullo sporco andante, pancetta che copre la cintura. si siede, chiama la hostess e si fa portare dell'ottimo vino rosso della british Airways in bottigliette da 25 cl. Se ne fa fuori un paio, poi ordina Gin e Schweppes. Chi se ne frega se poi diventa irascibile se il tipo davanti sposta un attimo lo schienale del sedile, o se dorme russando alle quattro del pomeriggio sopra la Manica...

Il gran signore: c'e' sempre, basta cercarlo. E' quello che ci impiega mezz'ora a scegliere il vino da abbinare aglii sconcertanti panini triangolari che la mensa volante di Sua Maesta' la Regina offre in volo. A uno ho sentito chiedere: "Mi scusi, non ce l'ha un rosso, sta meglio con il gusto di questi panini". Ottenuto il suo rosso, ha fatto notare alla hostess, sempre gentilmente, che non era "a temperatura ambiente". E la povera signorina, impossibilitata a mandarlo a cagare per "company policy" si e' dovuta pure scusare.
Mi permetto di girarvi una battuta sul tema che ho letto in un giornale: Sull'aereo: "Excuse me sir, do you prefer white wine or red wine with your slice of lizzard cock"? Penso che la traduzione sia superflua.

Ultimo tipo: hostess con spirito materno. Sto per salire sull'aereo per Aberdeen, che ho preso al pelo, visto che sono arrivato a Londra con piu' di mezz'ora di ritardo. Davanti a me c'e' una coppia con bambina. La hostess la vede e la riempie di complimenti: "Oh, how lovely, how cute!", con un sorriso da orecchio a orecchio. Lei passa, tocca a me salire: il sorriso sparisce, questa mi squadra, controlla la boarding card e mi ripete il numero del posto, come se non sapessi leggere... Mi ha fatto sentire in colpa di non essere un frugolettino profumato di borotalco! La prossima volta questa tizia organizzi gite per le scuole materne!
Cheers

1 comment:

Olly said...

Hai dimenticato il fondamentale "viaggiatore col mal d'aria", che mastica pastigliazze anti-mal-d'auto e rischia la tassata ad ogni vuoto d'aria!
E ovviamente solitamente e' quello seduto di fianco o dietro a te! (credo ci sia una legge di Murphy che parla di questo :P)
Bellaaaaa!!!