Monday, May 11, 2009

Comunicazione straordinaria per la cittadinanza di Glasgow (tutto vero).

Vi trasmetto quanto comunicato dalle autorità locali alla città di Glasgow in data odierna a seguito di un evento inaspettato che ha provocato grande scalpore. Traduzione mia:

"Le autorità cittadine di Glasgow comunicano ai cittadini in data 11-05-2009 quanto segue: prendiamo atto dell'inquietudine sollevata da un evento inatteso che ha provocato scalpore e inquietudine. Il Comune in seguito a consultazioni con esperti del settore può escludere ogni rischio per la popolazione in relazione all'apparizione nel cielo di Glasgow di un oggetto luminoso e caldo. Si esclude quanto segue: 1) che si tratti di un UFO; 2) che si tratti di un evento inspiegabile; 3) il ministero della difesa esclude ogni operazione top secret nella zona.

In base all'esperienza di altri paesi, il fenomeno luminoso non dovrebbe comportare rischi per la salute, a parte rischi dovuti a una eccessiva esposizione, specie in bambini e anziani. Come detto, eventi simili sono comuni in altri paesi.

Tranquillizziamo quindi la popolazione, e invitiamo alla calma e a non ripetere blocchi del traffico, interruzioni di servizio pubblico e chiamate ai numeri si assistenza sociale per richiedere informazioni da parte di cittadini stupiti dal fenomeno e che non riescono a spiegarlo.

Precauzioni del caso non ce ne sono. Il consiglio è quindi di, finalmente, godersi una bella giornata di SOLE."


Chhers!!

Friday, May 08, 2009

Weather update



Buongiorno!
Una tradizione britannica vuole che una conversazione tra gentlemen cominci sempre con qualche parola sul tempo. Difficile cercare di capire perché. Il mio professore, durante uno dei nostri primi incontri, notando la mia giacca chiusa fino al collo già in settembre e il mio sguardo intristito rivolto al cielo, ha cercato di convincermi che un tuareg pagherebbe milioni per avere un po' di tutta l'acqua che viene giù qua in Scozia. E che quindi per molti il clima scozzese suonerebbe come una benedizione! Mah...non son mica convinto.

Si parla del tempo perché è una cosa che riguarda tutti, ma contemporaneamente non interessa nessuno. Inizio soft, diciamo così. E' anche un tema poco impegnativo, che opinione si può avere sul tempo? Dico, sul clima britannico! Fa schifo, punto e basta! Così i nostri gentlemen cominciano le loro discussioni sentendosi fraternamente uniti nella sfiga di abitare nello stesso posto, e senza esordi mozzafiato del tipo: "Ciao Salvatore! Lo sai che i meridionali mi stanno sulle balle?", "Ciao Silvio, lo sai che è grazie alla sinistra se oggi puoi divorzare?", oppure, per restare in zona, "Oh, accento scozzese vedo. Come si chiama l'ultima pecora con cui sei uscito?" e via dicendo...

Insomma, argomento soft. Allo stesso tempo, la cosa più variabile del mondo (pioggiasoleventonuvoleserenoohnevica!macazzosiamoinmaggio!) su cui non si hanno opinioni variabili. Fa sempre schifo! Metafora della nostra società forse. Ne succedono di tutti i colori ma la nostra depressione continua costante e imperterrita.

Immagino che l'argomento del tempo sia anche una sorta di autocoscienza collettiva degli Albionici (ah!, la perfida Albione di mussoliniana memoria!). Da noi si vede subito sul volto di qualcuno cosa ne pensa del tempo. E in genere, quando c'è il sole si sorride di più. Quassù, beh, è meglio chiedere, non si sa mai. E parlandone non si tengono per sè certi argomenti dolorosi, è meglio esternare i propri problemi!

Un po' di terapia insomma: "Hai visto il clima?" "Eh..." "Eh cosa?" "Eh ho visto." "E cosa ne pensi?" "Vuoi una birra?"

Cheers!

P.S.: Da 5 giorni tira vento costante da 40 km allora. Piove a sprazzi. Sparzzi continui, altra meravigliosa non-contraddizione di questo posto. 6-7 gradi massimo, che troppi fan male! Da noi, quando c'è vento, o le nuvole arrivano, o se ne vanno: qui stazionano nonostante il vento. Si sta mettendo a dura prova il principio di causa effetto, come quando il pc non funziona e poi ricomincia a funzionare senza che tu abbia fatto nulla (a parte scomodare qualche santo in paradiso...mmhm, magari è quello!) Stazionano: mi sono immaginato una lunga fila di nuvole sopra l'Atlantico in coda per passare sopra Glasgow. Manco ne valesse la pena! Andate in Costa Smeralda, a Barcellona, a Roma, ma che ci venite a fare a Glasgow??
Tutte in coda! Saluti dall'ufficio postale delle nuvole...

Wednesday, May 06, 2009

Rieccomi!! Più bello di prima e con una conferenza da raccontare



Ben ritrovati! Come state? Un grazie a chi mi ha sollecitato a scrivere di più sul blog.
Che dire? L'ultimo post risale al 27 marzo. Più di un mese! Un po' è che Vi ho rivisto (molti, non tutti) a Pasqua, un po' è che son stato a Parigi (e questo blog è rigorosamente solo scozzese), quindi i post hanno latitato. Io direi di fare come se niente fosse e proseguire la normale pubblicazione...

Rieccomi a "casa", e subito conferenza! (Forse il ! non è proprio motivato, cmq...) Non ho trovato una foto dell'Adam Smith Research Foundation, dove si è svolto il tutto, così ho pensato di fornire una mappa dell'uni, con simpatica legenda: A edificio principale, quello della foto a lato del blog; B biblioteca; C dipartimento di storia (il mio, sigh!); D a destra dipartimento di filo, a sinistra, Adam Smith Research Foundation. La linea bianca delimita il campus principale, non male vero? ;-)

Formalità sbrigate, Vi racconto la conferenza. Eh eh, già Vi vedo straziatissimi!! Tranquilli, come mi sono annoiato io alla conferenza, così Voi morireste di noia, quindi Vi risparmio tutto tranne il ttolo: "Unione e unionismi: l'unione tra Scozia e Inghilterra del 1707". Amen.

Vi racconto cose un po' più succose, incentrate sulle buffe figure dei professor(on)i che hanno partecipato. Io e la mia amica Katherine eravamo gli unici due sotto i 30 anni, gli altri (ampiamente!) sopra.
Allora, giornata piena come al solito, dalle 10 alle 11 di sera. Mica come da noi! Dal caffè al whisky post-cena. Come Vi ho già raccontato, colpisce dei professori british la grande affabilità durante i loro incontri, tutti stra-rilassati, non come i nostri in genere ingessati e solenni come una processione di nani da giardino.
In particolare, danno il meglio durante le pause. Pausa pranzo mi ha colpito. Ho cercato di sedermi vicino a questa Katherine, dottoranda USA di St Andrews, ma son rimasto incastrato tra il mio prof, un tizio vestito come un padrino e un prof che appartiene al team messo su dal Vaticano per ri-cristianizzare l'Europa (!!). Prevedevo guai!

Per alleviare il mio pranzo, durante le pause della conversazione mi son guardato intorno praticando una sana fenomenologia. Colpisce l'abilità che hanno di fare small talk (chiacchiera) su temi assurdi: il mio prof e sto neo-crociato hanno discusso dell'applicabilità nel moderno diritto canonico della legge medievale, mai abrogata a quanto pare, secondo cui un eretico può essere messo sotto processo e eventualmente (:-)) giustiziato. Visto che son quasi tutti protestanti, la cosa interessava molto. Io stavo per chiamare Ratzinger per dirgli di sbrigarsi a fare quello che doveva fare...

Sopravvissuto e resistito alla tentazione, arriva il cibo. Io prendo un innocente Cheeseburger, ma vedo dei piatti alquanto terrorizzanti. I british hanno una passione per gli abbinamenti strappa-occhi e allappa-palato che mi lascia perplesso. Piatti con su di tutto, roba verde fosforescente, rossa, giallo vivo, tutto mischiato, manco il colore desse sapore. Mah... Il meglio del peggio è stato un angosciante spiedino di manzo e peperoni adagiato su un piatto di linguine (pronunciate "linguini") al pesto. Agghiacciante.
Sarà stata la fame, sarà stata la bontà del festino, sta che ho assistito a un turbinio di forchette degno di nota. Piatti spazzolati, si vede che star seduti a chiacchierare mette fame! Di sicuro anche questo ha contribuito a rilassare l'atmosfera: inizio a capire che le conferenze sono "incontri (formali) tra amici pagati da altri". Carino no? Di lavorare non se ne parla! :-)

Scelgo un'altra cosa tra le mille che avrei da dire: il look di questi moderni savants. Alcuni erano begli esempi di stile british, un misto tra curata sciatteria e evergreen, piacevole. Del tipo, camicia finta-non stirata, giacca vecchia al punto giusto, e impermeabile beige. Se è fatto apposta, beh, chapeau!
Ma altri...beh! In particolare uno (niente nomi del peccatore, anche perché di peccato mortale si tratta), reggetevi forte: scarpe nere, calze alla caviglia biege, pantalone di velluto verde, giacca a quadri piccoli, maglione rosso scuro, camicia blu elettrico e cravatta tartan scozzese. Coraggioso! Persona splendida comunque.

Mi son dilungato. Ah già, dimenticavo, la conferenza è andata bene, ironia a parte, una bella giornata. Dovremmo imparare in Italia, spcie per quanto riguarda gli inviti a pranzo-cena per gli studenti...la mia è un'opinione imparziale ovviamente!

Cheers!