Monday, December 08, 2008

Passion for queues



Sabato sera sono uscito con Michael, il mio padrone di casa, e Vans (penso si scriva così...), un suo amico di vecchia data. Gran bella serata, si è bevuto, molto, si è fatto "pubbing" and "clubbing", mi ci voleva dopo un lungo periodo di ritiro monacale...

Cmq, come sapete da tradizione di questo blog non voglio annoiarvi con il racconto dei fatti miei, verrei meno alla "politica" di queste pagine. La serata meriterebbe un resoconto (10 pinte bevute dalle 7 di sera alle 5 del mattino, una rissa sfiorata in un club - non per colpa mia!, chiacchierate senza senso con gente per strada fuori dai locali...insomma, roba sana!), ma lo tengo per altre situazioni.

Quello che mi interessa è un resoconto di un incolmabile iato culturale tra questi strani popoli nordici e noi "latini". The queue.
Da ste parti hanno una viscerale passione per le code. Così profonda che gli americani han sentito il bisogno di usare un termine loro per le code, un meno significativo "line".

Si esce dal club alle 3 di notte, bunch of people di sicuro non sobrie, ma tutti in fila indiana per aspettare il taxi, o il night bus. Incredibile, mai visto tanto ordine tra persone che dovrebbero rappresentare l'assenza dell'ordine, leggasi: ragazzi giovani ubriachi sabato notte.

Faccio notare questa cosa al mio amico, che non si stupisce per nulla. Anzi, si stupisce del mio stupore. Allora scatta lo spiegone della "triangular queue", la coda all'italiana, un tipico triangolo allargantesi con progressione costante di persone: 1-2-3-4-5 e così via!!
Conscio della mia latinità, dico a Michael che ammiro le loro code, sono molto civili, ma che non ho intenzione di aspettare il taxi per decine di minuti pazientemente a -2 in fila (come un fesso, si direbbe da noi!). Cos' scommetto con lui 10 pounds che prendiamo il taxi prima della prima coppia in fila alla fermata del taxi. E così succede: si trova un angolo meno battuto, ci si apposta, si alza la mano al primo taxi che si vede e via, a casa prima dei civilissimi britannici!

Confesso che non è un comportamento corretto, ma dà una grande soddisfazione... Buon sangue - italiano - non mente!

Alcune ore prima, al pub, si gioca a biliardo con tizi che troviamo sul posto. Bene, mi chiedono di mettere some change on the table, per trovare i soldi per alcune aprtite. Io prendo la mia bella monetina e la metto tra le altre sul tavolo. Gli astanti mi guardano inorriditi manco avessi alzato la sottana della regina...
Mi fanno: "Vuoi saltare la fila?!" "Io? No! Why?" "Hai messo la moneta tra le altre!" Io ancora non capisco. "La moneta va messa dopo le altre, non tra le altre", mi sento dire con un tono tra il curioso e lo scocciato per il mio gesto. "Tra le altre", "dopo le altre"...mmhm, non sapevo ci fosse anche la coda delle monetine sul tavolo!! Sembravano solo un mucchietto casuale di monetine! In Italia si tiene a mente l'ordine dei giocatori, chi se ne frega dell'ordine delle monetine sul tavolo!
Al che mi trincero dietro un britannico: "I was not aware of the local customs, apologies", risate, pacca sulla spalla, e si gioca.
Io ho perso per la cronaca...

Per riassumere, ricordiamoci di alcuni punti fondamentali: MAI far coda per il taxi, e MAI dimenticare che qui le monetine si offendono se le scavalchi...

Buona notte a tutti, uno per uno, in ordinata fila indiana...
Cheers!

3 comments:

Anonymous said...

viva la coda all'italiana....
odio le code vere

P.S. non avevo dubbi che avresti perso... :-)
quando torni, se vuoi, una lezione gratis.
ciao
AV

Anonymous said...

Ma allora tutti quelli che becco alla posta sono stanieri?? Perché i più cercano di NON fare la fila! Tsz! - Buona giornata di sole, yay! - Kia :)

Unknown said...

Ci terrei a sottolineare che quell'ingrato infingardo che ha postato per primo, mi ha superato, io che ero PERFETTAMENTE IN CODA PER SCRIVERE UN COMMENTO...nn si fa così!! :-)