Friday, November 03, 2006
Edinburgh: part 3
Vedo con piacere che il mio quiz a premi ha ttirato l’attenzione di qualche allegro bevitore...:-) Non so se è il premio in palio (il weekend a Edinburgh), o una naturale attenzione per tutto ciò che è alcolico. Cmq a breve la soluzione del mistero, con tanto di foto come prova. Intanto, continuate a provare. Per info su come partecipare leggasi il post precedente.
Continuamo il nostro viaggetto a Edinburgh. Dopo una panoramica, qualche dettaglio su alcune cose che ho visto che meritano attenzione.
National Art Gallery: Beh, senza offesa per i locali, ma “national” mi sembra un attimo eccessivo. “National” va bene solo perché si trova in Scozia, perché praticamente tutti i pezzi migliori erano stranieri. E non c’è da meravigliarsi! Di mio non impazzisco per le pinacoteche, e loro non impazziscono per me: tutte le volte che ci entro sia io sia loro ci chiediamo che cacchio ci faccio lì. Superata questa iniziale reciproca diffidenza, guardandomi in giro notavo con piacere che c’è un sacco di roba italiana, anche nota (anche a me!), tipo Tiziano, Raffaello, e altri mille tizi del Rinascimento. Periodo strano, quello: come ad Atene nel V secolo sembra che tutti fossero filosofi, così nel Rinascimento italiano sembra che ci fossero solo pittori e scrittori: ma chi lavorava davvero??
Un po’ di aria di casa c’era: continuavo a ripetermi, non senza immotivato orgoglio: “Quello è italiano. Anche quello. E quello. E quello ancora. Ma dai? Anche quello. Toh, un altro...” E così via. Chi mi vedeva poteva pensare che li avessi dipinti io, tanto mostravo familiarità con la nostra “esportazione di lusso”!
Castello: non ci siamo entrati. 10 pound! Ma siamo impazziti?! Poco male, tanto dentro informatori attendibili ci hanno detto che non c’è quasi nulla. Da fuori è bello, troneggia sulla piùalta collina della città. Non è un castello propriamente medievale, ha subito molti rifacimenti. Direi che assomiglia più a un castello cinquecentesco che a una rocca militare. La zona che lo circonda è tra le più vecchie di Edinburgh, compreso l’inizio del Royal Mile. Cmq, come tradizione qui, non si sa mai datare un palazzo con esattezza a prima vista, poiché sembra che abbiano costruito tutto da sempre nello stesso stile. Un evergreen, un po’ come il gentiluomo inglese...
National Museum of Scotland: un consiglio: per evitare discussioni inutili qui in Scozia, mai chiedere perché tutto quello che è “scozzese” deve essere per forza “national”, quando sanno benissimo anche loro che non sono una “nation”. A loro piacerebbe, alla Regina Elisabetta forse meno.
Il museo è davvero bello, ricco di roba, tenuto molto bene, si vede che ci hanno speso molti soldi - a occhio direi il contrario che in Italia dove abbiamo molte più cose ma molti meno soldi. Ovviamente la parte più interessante era la sezione dedicata alla storia basso-medievale scozzese, con reperti risalenti alla fine del XIII-inizio XIV secolo (l’età di William Wallace e Robert I Bruce, il re che ha dato alla “nazione” scozzese l’indipendenza per molti anni). Tra spade, scudi, highlander claymore (la bellissima spada due mani tipica scozzese), armature, mi sentivo sul set di Braveheart. Mi ha particolarmente colpito una coppa in oro, che sembra sia stata fatta apposta per celebrare la vittoria decisiva di Robert Bruce contro gli inglesi. Bellina anche la ricostruzione dei primi motori a vapore, fatti da J. Watt, scozzese (poverini, dopo tutto questi scozzesi, per i pochi che sono, di gente famosa ne hanno da vendere!).
Molto bella la terrazza panoramica sul tetto, da cui ho scattato la foto che vedete.
Il tempo per visite dedicate non era molto, il resto l’ho visto di sfuggita, quindi può rientrare nell’atmosfera del post precedente. Dedicherò invece l’ultimo capitolo allo Scotch Whisky Heritage Found, con ampio spazio per il nostro fantastico quiz!Una nota a margine merita la statua di un cane, vicino auno dei principali cimiteri cittadini: questa statua è molto famosa negli USA, dove tutti quelli che vanno a Edinburgh sono convinti che la stora che quel cagnolino sia morto di fame sula tomba del proprio padrone (roba che oltreoceano fa impazzire...) sia assolutamente vera. Craig, il mio flatmate di Edinburgh mi ha giurato che è falsa. L’avessero fatto a Napoli, sai che grida alla truffa?! Qui invece è folklore...
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
1 comment:
e' bellissima la stauta del cagnolino, e il castello ha un suo fascino...(io l'ho visitato quando il prezzo era compreso nella quota delle due settimane di summer course). pensa che quello di warwick costava - 4 anni fa - la bellezza di 22 sterline...
in separata sede ti raccontero' la sbronza alle 11 del mattino durante il tour delle distillerie dei dintorni di edinbra...
che invidia, ho lasciato il cuore in quella citta'...
Post a Comment