Wednesday, March 11, 2009

Cazzo!

Parliamo di trasporti urbani di superficie. Di autobus.
Mezz'ora fa ero in autobus, di ritorno dall'uni. Lasciamo perdere che gli autobus a Glasgow sono più puliti dei nostri a Milano, più nuovi in media, c'è sempre posto, le tariffe sono flessibili (1 fermata non costa come 10). Non voglio parlare di questo. Glasgow ha 500mila abitanti, insomma, non è paragonabile a Milano, ovvio che in alcune cose l'efficienza sia migliore.

Parliamo di qcs che anche noi potremmo fare. Sull'autobus c'era un disabile in carrozzella, tra l'altro con un fichissimo computerino con i tasti con i simboli per permettergli di comunicare. Davvero fico.
Già qua vi starete chiedendo: un disabile sull'autobus?? Eh già, quanti ne abbiamo visti in Italia? Io pochi, ma certo non vivo in Italia da ben 5 mesi. Questo dannato disabile come è salito sull'autobus? Certo non con un saltello aggraziatissimo...

Ci è salito con la pedana retrattile. Ovvio. Avete presente la pedana degli autobus a Milano? Si apre con una chiave. Qui si apre con una leva, SENZA chiave. Il problema non è la chiave in sé, il problema è che provate a chiedere la chiave a un autista milanese...
E che manchino non lo dico io. Iene, Report e compagnia.

Il problema non è chiave o non chiave. Il problema è: chi è il cretino che ha pensato a una chiave piuttosto che a una leva per la pedana?
Possibile che gli SCOZZESI riescano a organizzarsi meglio di noi?
Perché in Italia complichiamo sempre le cose? Forse è il bello del nostro paese: non è lineare, quindi non prevedibile, quindi meno noioso. Non so, qui pare (con la dovute eccezioni imputabili alla perfettibile natura umana) che l'efficienza sia un criterio se non rispettato, per lo meno ricercato. In Italia?

Chi mi conosce sa che sono abbastanza alieno da facili sentimentalismi. Ma mi chiedo: che me ne faccio del Rinascimento e della "cultura" se un disabile non può decentemente prendere l'autobus? Non sarebbe anche questa "cultura"?
Ma chi mi conosce sa che adoro le domande retoriche...

Cheers!

2 comments:

SoMadAtLorelai said...

ma non ci si puo' arrabbiare di certe cose! cercare di capire perche' l'Italia non funzioni (politicamente, economicamente, socialmente, culturalmente e anche sportivamente vista la scoppola che Juve, Inter e Roma si sono prese dalle squadre di Sua Maesta')e nonostante tutto galleggi e' impossibile. non difficile ma inpossibile. Impossibile per lo meno per una mente razionale.
I problema dell'Italia e' che e' piena di problemi, piena di italiani con le soluzioni in tasca e piena degli stessi italiani ai quali, in fondo in fondo, non interessa cambiare perche' si sa il cambiamente comporta sacrificio.
Dal mio punto di vista e' meglio lasciare il paese dov'e': ovvio che pero' poi uno in Italia non ci puo' piu' vivere.
e finora il piano sta riuscendo...
regards

Anonymous said...

La risposta è più semplice di quello che pensi.
Cioè che se anche qui ci fossero il meccanismo tramite leva utilizzabile da tutti, ogni due fermate l'autista del mezzo dovrebbe scendere con l'AK-47 in braccio per disperdere la folla di ragazzini (e non solo) che si metterebbe a giocare col "la pedana va su - la pedana va giù".
Effettivamente anche a me verrebbe voglia di giocarci. Mi sa che presto ti vengo a trovare a Glasgow...