Wednesday, November 01, 2006

Edinburgh: part 2


Dove eravamo? Eravamo che ero appena arrivato in città. Continuiamo da lì.
Dunque, superati il bus, lo stile di guida dell’autista, la sonnolenza post festa, arriviamo a Edinburgh. I due gruppetti in cui ci eravamo divisi non faticano a ricongiungersi, punto di incontro il “piccolissimo” monumento a Walter Scott. Domanda che è sorta spontanea agli italiani lì presenti: va bene, Scott non è il primo pirla che passa per strada; va bene che gli scozzesi sono un attimino nazionalistici; ma scusate, noi a Dante che monumento dovremmo fare? Alto come la Tour Eiffel, largo come Piazza San Pietro!?
Il primo impatto con la città è davvero bello. Lo stile è quello tipico scozzese, palazzi grigi, signorili, una città che cambia davvero faccia in base al cielo: quando è nuvoloso (spesso...) il cielo grigio si unisce indistintamente al grigio della città, quasi a segnare simbolicamente un legame tra gli scozzesi e la loro terra che loro sentono davvero molto. Quando splende il sole (poco spesso...) la città assume contorni più definiti, profondità, colore, e vive come una vita diversa, breve, rispetto a prima.
A Edinburgh ho incontrato una giornata che più scozzese non si poteva. Pioggia e sole si alternavano ogni venti minuti, giusto il tempo di aprire e chiudere l’ombrello, tanto che dopo un po’ si smette di usarlo, dicendosi: “Tanto dura poco...” - e quella è la volta che ci si bagna...
Il centro città è strutturato su due viali paralleli, Princess Street e The Royal Mile, probabilmente la via più famosa di Edinburgh, che porta fino al castello sula collina. La città offre molti scenari diversi, poiché è affacciata su due lati sul mare e riposa su alcune colline, che rendono difficile coprire con un solo sguardo la città, essendoci sempre angoli nascosti.
Princess Street è l’arteria commerciale principale, mentre il centro turistico è The Royal Mile, dove si può trovare un tizio che fa il suo show vestito da William Wallace, un negozio di “vere” spade d’epoca, una finta distilleria (ci sono stato, ve ne parlerò...), una fila di chiese trasformate in pub (pare incredibile, ma non ho trovato una sola chiesa adibita a chiesa in tutta la città! Interessante...), giapponesi che si comprano kilt a manetta, e poi si fotografano con il kilt addosso.
Come ogni città ricca e turistica, gli scozzesi la definiscono “posh”, che da noi vale un buon “fichetta”. Per esempio pare che sia una moda negli USA, in questi anni, fare l’uni in Scozia, perché fa terribilmente “europeo”, e avere una casa a Edinburgh: i nativi si lamentano quindi del costo della vita altissimo (e se è alto per un inglese, figuriamoci per noi!), e dell’orda di vecchietti che imperversano (molto lentamente e con il bastone...) per le vie della città.Penso che basti come descrizione generale. Per chi vorrà seguirci, le prossime puntate offriranno uno sguardo più accurato su alcuni valori artistici della città, anedottica (con una o due ‘d’?), che non guasta mai, e, voglio rovinarmi, un weekend per due a Edinburgh per il primo che risponde alla seguente domanda: “Quali sono il prezzo, la marca e l’invecchiamento della bottiglia di Whisky più costosa presente allo Scottish Whisky Heritage Found?” Rispondete numerosi!
P.S.: Mi scuso per l'assenza di foto. Provvederò quando l'Hot Spot sarà meno affollato (di perdigiorno...).

9 comments:

Anonymous said...

lo so, lo so!
prezzo: euro 6000 (la mia tastiera non ha il simbolino dell'euro)
marca: Balvenie Cask 191
invecchiamento: anni 50

yes, I nailed it!
Geller

Versus said...

me lo porti?
ce lo beviamo insieme come digestivo di 4 salti in padella dai!

Anonymous said...

euro 6001

Paul from bassa

Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh) said...

Cari tutti, vedo che la gara appassiona. Purtroppo le risposte sono sbagliate (Paul, ...non e' un'asta!! :-))
Certo che lo porto, mica sono un pezzente io! Ho proprio voglia di spendere un sacco di soldi per 750 cl di roba...
La soluzione tra un po'...
Grazie a tutti di aver partecipato.
Cheers

Versus said...

eh no aspetta!
io pensabvo che geller avesse indovinato!!!!
ho diritto ad una chance!
dammi un giorno!
ciao!AV

Versus said...

Macallan Fine and Rare Collection

60 anni di invecchiamento

costa sui 38,000 dollari

c'ho preso?

Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh) said...

Beh, questo costa di piu' di quello che ho visto io, ma non era li'...quindi non vale. :-)
Ci hai preso per la marca, hai esagerato un attimo suigli anni di invecchiamento...il prezzo e' troppo alto.
Ritenta!

Anonymous said...

Pubblicità: Locanda del Sole, Ristorante-Pizzeria, circa 150 coperti, Via Manzoni, Corno Giovine (Lo), tel. 0377/67777.

P.S. Specialità grissini caldi con pancetta e tanti prodotti tipici della bassa. Buon vino. Prezzi eccellenti.

Anonymous said...

la bottiglia di cui parli pensoche sia un Balvenie Cask 191 dell'annata 1952, qualcosa di veramente raro, prodotto in sole 83 bottiglie, la cifra dovrebbe essere, se non mi sbaglio, di 6000 pound, quindi circa 9000 euro.

Ciao. Aspetto la conferma

Paul