Wednesday, October 25, 2006
Tuesday doughnuts!
Qui a Hillhead (il nome della collinetta su cui sorgono le nostre residenze) c’è la simpatica tradizione delle ciambelle al martedì, presso il Central Building. Per essere onesti più che ciambelle sembrano bomboloni, perché di buchi per ora non ne abbiamo visti.
Cmq, alle 7.30-7.40 arriva il nostro carico di doughnuts, gentilmente offertoci da una locale comunità religiosa (non so quale e mi sa che neanche mi interessa!), che penso speri di “comprarci” a suon di dolcetti. Non penso che abbia aumentato gli iscritti grazie a questa - comunque apprezzata - trovata.
I doughnuts sono ripieni di marmellata. E allora? E allora sono più pesanti di quelli lisci, o di quelli con la cremina, quindi ci si deve fermare alla modica quantità di 5, almeno io, anche se ho visto arrivare a 8. Buoni, ma dopo un po’ diventano nauseanti.
Il primo martedì, ormai più di un mese fa, ci avevano portato ben due scatoloni di doughnuts (sì, scatoloni: dovete sapere che queste ciambelle ci vengono portate dentro uno scatolone di cartone, che non so per cosa sia stato usato prima. Di sicuro dopo è inutile per tutto, visto l’unto di cui è impregnato); con il passare del tempo la quantità è scemata. Ieri mezzo scatolone: per un attimo ci è venuto un colpo, quando abbiamo visto portare solo tre piccole confezioni di doughnuts...poi è arrivato il resto, per fortuna!
Eh sì, perché dovete sapere che una simile offerta a ragazzi della nostra età (ma penso non solo) scatena dei comportamenti degni dell’attenzione dei più fini antropologi. Spero di condurre una ricerca fenomenologicamente accurata. Dunque: verso le 7.15 la gente inizia ad ammassarsi, prima con calma, poi sempre più rumorosamente. Si chiacchiera del più e del meno, si fa finta di chiacchierare, si cerca disperatamente qcn che si conosce anche solo di vista per scambiarci due parole e non far vedere che si è lì SOLO per i doughnuts... Verso le 7.30, primi segni di impazienza: vengono avvertite grida soffocate, svenimenti, mentre occhiate sempre più insistenti vengono indirizzate alla porta, in attesa del sempre in ritardo messo della chiesa. 7.40, minuto più minuto meno: arrivano le ciambelle, che trovano la fila di studenti già pronta, poiché c’è chi è rimasto in piedi da un po’ pur di essere il primo. Il messo della chiesa fa appena in tempo a spostarsi per non essere travolto: le chiacchiere di prima si interrompono di colpo (segno che tutti stavano dicendosi cose importantissime), e comincia l’assalto. E qui la gente dà il meglio di sé: gentili e filiformi ragazze che si lanciano sulle ciambelle con piccole grida di impazienza mista a timore di non mangiarne almeno 4; anonimi figuri che sfruttando abilità da vero ladro sgusciano tra le persone e si onustano di ciambelle (sì, “onustano”...spero sia italiano, di sicuro è bellissimo); altri figuri, dotati di un minimo di pudore, che cercano di nascondere il prezioso carico da occhi indiscreti; esseri privi di pudore, invece, che vengono con i contenitori da frigo da casa da riempire; altri, come me, :-), che affettano nonchalance, come dire: “Ma sì, sono qui, ma è un caso, potrei benissimo essere altrove...”
Mamma mia, basta dare qualcosina di anche vagamente buono e gratis insieme, che non si sa mai dove si fa a finire. Qui se non si vede una persona da un po’ basta aspettarla il martedì all’ora-doughnuts, stai sicuro che si fa vedere...(Ah, mi scuso per il lungo silenzio, ma avevo troppi doughnuts da mangiare...)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
3 comments:
in romania c'e' una parola piscutar che indica i ricevimenti con rinfresco. io e anemarie siamo piscutare e piscutiamo, cioe' andiamo ovunque si mangi qualcosa, tipo oggi vado a sentire una conferenza "il piacere onesto. a tavola con misura secondo l'umanista bartolomeo scacchi detto il platina"...cosa non si fa per mangiare....
Ma perchè un chierichetto vi consegna delle ciambelle alla mattina? Mah...e oltretutto pure presto!cmq nn perdere troppo tempo lì altrimenti ti ciulano tutti i manoscritti, e quelli sì che vanno a ruba! Cazzo Mario ti bacia in bocca quando torni!
The doughnut (o semplicement donut) in quanto dolce e soffice merita di essere tradotto in italiano con il femminile. quindi e' una donut non un donut.
e fidatevi che di doughnuts (o donuts che dire si volgia) ne ho incontrate tante (and by incontatre I actually mean magiate)
Geller
Post a Comment