Tuesday, October 03, 2006

Mary, the house cleaner...più un bonus


Ogni due settimane un appartamento riceve la visita dell’house cleaner. Oggi è toccato a noi. La nostra tizia si chiama Mary, ed è un simpatico concentrato di britannicità. Una vecchietta sui 60 e passa anni, è già nonna, mi ha anche fatto vedere le foto dei quattro nipotini, alta quasi niente, porta elegantemente i suoi anni, insieme a una buffa cotonatura, da noi molto demodé, che la fa un caschetto bianco in testa.
Si era già presentata giorni fa, per assicurarsi di non trovare un disastro quando le sarebbe toccato di pulire casa nostra. E’ stata fortunata, perché fino a ieri sera (la sera del 2 ottobre) il nostro flat era quasi invivibile... Qui hanno una bella parola gergale, slag (da pronunciarsi più o meno “slèèg”), per indicare brevemente quello che c’era nel nostro appartamento. Tecnicamente, slag è lo scarto dell’estrazione dei metalli: di fatto, potrei renderlo con “bordello”, “casino”, con un’italiano un po’ antiquato ma sempre efficace, “soqquadro”, con aggiunta una nota di sporco.
Così ieri notte abbiamo dedicato due ore, dell’1 alle 3, alla pre-pulizia: infatti, appena abbiamo conosciuto Mary, questa ci ha subito tenuto a precisare, con il classico sorriso britannico che non mantiene nulla di quanto promette, che lei non avrebbe fatto questo, e nemmeno questo e questo, e...ah, neanche questo! Così la casa va presentata praticamente già pulita, di modo che Mary possa passare lo straccio e basta. Va beh.
Sta di fatto che cinque uomini abituati fino a due secondi prima a lasciare tutto in giro, a lasciare stabilmente le riviste per terra, a lavare i piatti solo quando sono finiti tutti...insomma, cinque uomini abituati a comportarsi da uomini, si sono trasformati in casalinghe-per-una-notte. Alla fine il lavoro non era male, e l’ottima Mary non ha avuto nulla da dire.
E’ stato un bel momento di aggregazione: avevano bevuto un po’ (ma va? in Scozia?) e la serata è finita con lettura di passi scelti della Bibbia recitati in piedi sul tavolo della cucina...
Questo strazio di pulizia arriva ogni due settimane, oggi è stata la prima volta: sempre meglio di altri tipi di accomodation, con la tizia che arriva alle 8 di mattina per fare il cambio delle lenzuola! E buona pace per chi sta ancora dormendo!
Non c’entra nulla, ma è successo oggi, quindi vi aggiorno adesso. Sono in fase “apprendiamo l’inglese”, quindi cerco di farmi spiegare tutte le parole che sento ma non capisco. All’inizio di una lezione di filosofia faccio al mio amico americano John: «Senti un po’, ma jerk cosa significa?». Lo vedo sbiancare, ma non ci faccio molto caso. E insisto, nella mia innocenza: «No perché, sai, ho visto un film in cui una dice arrabbiata: “Non posso studiare se voi jerk off all night”». A quel punto John si guarda intorno con lo sguardo di chi ha una reputazione che non vuole mettere in pericolo, e mi fa, a bassissima voce: «Jerk off means to masturbate». Ok. Bene. Penso e spero che non ci abbia sentito nessuno, ma a volte la curiosità non è buona consigliera. E’ come se in Italia qualcuno mi avesse chiesto in un’aula, come se niente fosse: «Scusa, ma cosa vuol dire masturbarsi?». Povero John...La prossima volta, un bel dizionario!

6 comments:

Anonymous said...

cara la mia casaliga disperata, continua così: silenziosa e solerte e vedrai che la trovi subito una bella svedese che ti fa dimenticare le faccende, grata che tu le abbai fatte al posto suo!

Maria said...

mio caro apprendista di inglese...jerk si usa prettamente da solo e vuol dire coglione... buone pulizie..

Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh) said...

Cara apprendista di rumeno...ho un paese intero intorno a me che lo intende in un altro senso...a chi dovrei credere? Ciao

Maria said...

d'oh...non era una critica alla frase jerk off che significa masturbarsi...era un consiglio...jerk davvero si usa spesso da solo e significa coglione..."he is a jerk" e' una delle frasi che ricorre piu' spesso..quindi usalo tranquillamente, ma singolo...pupici (baci in romeno)

Anonymous said...

Attenzione attenzione... sbaglio o tra quei giornali sul tavolo ci sono almeno tre pornazzi???
:)

Aberdiniensis (alias Giovanni-D'oh) said...

Ciao anonimo! Ebbene si'...o meglio, non proprio pornazzi, piuttosto le classiche riviste inglesi con le donnine nude. Fa parte della cultura locale, cmq non le compro io, ma i miei coinquilini. Io pero' non mi lamento! :-)
Ciao chiunque tu sia.